L’ira di Achille vista da vicino. Quella ira epica persino per i guerrieri come poteva essere vista da una donna, una schiava? E più precisamente da Briseide, la sua schiava. Il Silenzio delle ragazze di Pat Barker è un’opera importante e ben scritta. Parte dalla fuga dal palazzo di Lirnesso, città alleata a Troia, di Briseide. Rifugiate in una torre assieme a lei ci sono centinaia di altre donne e bambini, principesse e schiave unite dal solo destino di essere donne e quindi oggetti. Lì, per ore aspettano che si compia il destino di Achille e degli Achei e quel portone venga spalancato. Qualcuna di loro non aspetta e quando i nemici entrano nella città si getta dalle mura. La maggior parte di loro starà lì ad aspettare.
Mese: Gennaio 2020
Le parole dimenticate dell’umanità da “luce” a “futuro”
Parole e gesti dimenticati, parole che mancano, che abbiamo bisogno di sentirci dire che supportano gesti desueti. Il progetto di Aida Aicha Bodian è proprio sulla riscoperta del tempo e dell’attenzione verso gli altri, un libro intitolato Le parole dell’umanità. Ogni termine ha una definizione, una splendida illustrazione, una riflessione più approfondita e la traduzione in 24 lingue. Fra le parole del volume ci sono: benvenuto, bellezza, luce, umiltà, empatia, e le mie preferite, provaci e ti ascolto. Si tratta di un’autoproduzione che ha aperto un crowdfunding per pubblicare il libro.
Perché i boomer non possono capire Zerocalcare
I boomer non capiscono il lavoro di Zerocalcare. Non possono. Pochi di loro riescono ad avere dentro la precarietà dei 30enni descritta così bene in Macerie prime. Difficile che comprendano la paura del giudizio ai tempi dei social – loro che sui social e al bar sono tuttologi – e i sensi di colpa di chi non viene da una famiglia bene e fa un lavoro che non comporta lo sporcarsi le mani di grasso. E la complessità del rapporto con il tempo in un tempo in cui ci hanno fatto credere che le possibilità sono potenzialmente infinite? Quella condizione rappresentata così bene da Zerocalcare attraverso una donna che si porta sulle spalle una clessidra gigante perché ha realizzato troppo tardi che non era vero che c’erano infinite possibilità e il tempo sta scadendo.
The Morning show è uno spaccato della “cultura” delle molestie
Non è esatto dire che The Morning show sia una serie sul Me Too. E’ una serie su come un tipo di cultura si cementa nelle nostre abitudini, nelle nostra mente, nei nostri discorsi per diventare la norma e quanto sia duro ma possibile il suo processo di smantellamento. Parte tutto da alcune telefonate notturne ignorate, dicono tutte la stessa cosa: il conduttore dello show del mattino più seguito d’America è accusato di molestie sessuali e di lì a poche ore uscirà un articolo sta per sul New York Times. Bisogna batterli sul tempo e buttarlo fuori, allontanarlo come una malattia improvvisa perché non infetti nessuno e soprattutto non infetti lo show. Perché nessuno sapeva. Nessuno sapeva, giusto?