Zitta e ascolta o delle reazioni degli uomini verso i film con donne forti

Quando le donne raccontano la loro storia, scoppia un putiferio e gli uomini diventano isteriche.  Sta succedendo con C’è ancora domani, film sublime di Paola Cortellesi che racconta la vita familiare delle nostre nonne e bisnonne e che proprio perché è un bel film, può essere facilmente trasposto alle diseguaglianze dei giorni nostri.  

Torna il cinema operaio: Cortellesi, Riondino, Albanese

Quello che stiamo vivendo è un novembre caldo, ricco di film italiani che raccontano la storia e la vita di una classe operaia che non sappiamo se andrà in paradiso, ma di certo è all’inferno. Una riscoperta importante. Dopo i decenni che hanno seguito il neorealismo, quelli in cui i grandi autori raccontavano grandi affreschi che si muovevano attorno a personaggi e vicende storiche e autori popolari storie private con ambientazione borghese e romana, il nostro cinema torna a raccontare piccole storie individuali e collettive, collettive e individuali. Per farlo ci sono voluti tre attori, che alla loro opera prima hanno avuto bisogno di una storia che sentivano. I film sono tre: “C’ è ancora domani” di Paola Cortellesi (nelle sale da fine ottobre), Cento domeniche di Antonio Albanese (in uscita il 23 novembre) e Palazzina Laf di Michele Riondino (dal 30 novembre).

Una giornata particolare, o del machismo contro la delicatezza di Mastroianni

Non posso recensire un film di Ettore Scola con Sofia Loren e Marcello Mastroianni, ma posso consigliarlo e cercare di sottolinearne alcuni punti. La storia è ambientata il 6 maggio del 1938 durante la visita di Hitler a Roma. La città è in festa, simpatizzanti, componenti del partito e balilla sono in parata, mentre nelle case popolari, in quella giornata particolare non rimane nessuno, tranne un’anziana portiera, la Loren madre di sei figli e moglie di un tizio inutile, e Mastroianni che in questo enorme caseggiato è solo in casa, sconsolato in attesa di essere portato al confino perchè omosessuale. Entrambi soli, per una coincidenza si incontrano e non si lasciano per l’intera giornata e in qualche modo forse per sempre.