Della notte in cui sei nato ricordo solamente le fiamme sul computer e mamma che piangeva. In quel periodo era appena finito un gigantesco incendio in Siberia, dove io fino a quel momento pensavo ci fossero solo neve e ghiaccio che non potevano andare in fiamme. Così mi avevano insegnato a scuola e quindi non avevo dato importanza a quella storia. In quel periodo era appena iniziato un incendio ancora più grande. E non finiva. Si vedeva dai satelliti rosso delle fiamme divampate in una foresta gigante. Una foresta che dava l’ossigeno al 20% di noi. Non ci capivo molto di numeri, ma la mamma mi spiegava che noi eravamo in vita per le piante, perché loro lavoravano tutto il giorno per trasformare l’anidride carbonica in ossigeno che respiriamo. E non ci capivo molto anche dopo che me l’aveva spiegato in effetti, ma stavo il pomeriggio sul letto cercando di trattenere il fiato per risparmiarlo.